
Avere femminilitá, significa avere coscienza del proprio ruolo. Farlo emergere in situazioni decisive senza ferire la propria eleganza.
La vera femminilità, non si sottomette agli stereotipi attuali; é all’antica e poco moderna. Non accetta icone di basso rango e si qualifica con umili facoltá date in dono dalla natura.
La femminilitá non scopiazza, ma innova e rivoluziona. La sua arte va fuori dall’omertoso chiasso: ha rigore, suggestione e riverbero. Suggella silenzio con maestosa poesia.
La femminilità non sbava, non supplica e non si impone. Ama esser catturata senza dover rincorrere. Da sempre affascinata da quel piglio maschile che non le lascia mai scampo.
É vera nelle misure che espone. Costruisce bellezza e poi la espleta a sue parole. Non é bisbetica o capricciosa ma si piega con setosa devozione verso ciò che le spetta. Mira all’emancipazione, e si protegge dai segni che il dolore le scrive sopra.
La femminilità ha una ragione talmente ancorata da contagiare l’impossibile. Ma per verificarlo, sará richiamata alla guerra e al supplizio.
La femminilitá eccita senza troppo impegno. D’altronde é proprio il suo aleggiare che fa perdere il controllo. Non é mai scurrile, nemmeno quando la provochi. Semina rose fra le lettere e ha un forte arbusto su cui contare.
Chi é femminile non curiosa mai in giro. Non ama far notizia perciò conserva le proprie bizzarrie per sé. Tiene molto alla figura che incarna e per nulla al mondo la sverginerebbe.
La femminilità disarma con il suo riso fuggiasco. Scherza laddove non può permetterselo, e mentre naufraga, lei lacrima… dolcemente.
Thoughts… by Luce Argentea