
[ ” Sono un disastro. Tutta la mia vita lo è. Ciò che sono e che sto vivendo adesso, é il frutto di tutti i miei sbagli. Scivolo sul pavimento, scoppiando per l’ennesima volta in un pianto che mi squassa il petto. Apro l’acqua e lascio che scorra. Non mi serve il silenzio. Non voglio captare nessuna parola oltre a questa porta chiusa…” ]
Parole che feriscono e creano abrasioni. Si ammassano rapidamente, in mezzo ai sensi di colpa.
Delle volte tornare indietro è come morire. Ripercorrere sensazioni dimenticate per poi scoprire che erano rimaste ancora lì, immutate, dentro di noi.
A quel punto vorremmo scomparire dal suolo terrestre e non provare alcun rimorso. Riavvolgere il nastro e non rivivere più quei momenti lancinanti, attraversati per errore.
Sara Purpura é stata brava a toccare le corde emotive. É intensa, travolgente. Ti aggrappi alla sua storia ad ogni riga. Vedi le immagini scorrerti davanti e senti addosso l’odore nefasto del rimpianto. Il suo personaggio, Anais, è tormentato, intinto dal peccato di un amore controverso, ma salvifico. Sara Purpura descrive l’atrocità di un male che scava l’anima, che sale fino al cuore, che deprime, soffoca e tortura. Un flagello perenne, che piano piano diviene una cura. È antitetico, avverso, ma come ha scritto lei:
[ ” con il dolore, curo il dolore…” ]
Questo #booktrailer é molto commovente. Ringrazio l’autrice per avermi reso protagonista, anche solo per un attimo, del suo magnifico libro.
Buon ascolto.
Narrazione e Montaggio video a cura di Luce Argentea
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PAGINA AUTORE UFFICIALE:
Musiche di Yann Tiersen, – Naval –
