“Mi chiedo spesso quale sia il valore delle parole. Se sono già assegnate a luoghi e destinatari. Se provengono davvero dal cuore o da impura sostanza interiore. Quante ne spendiamo inutilmente verso gente ostinata e seriamente incaponita. Quante dovrebbero essere ascoltate, baciate all’istante con intensa gratitudine. E invece, di consuetudine, franano volgarmente da esseri superbi, i cui intenti son partoriti dalla spietatezza, da una efferata voglia di sepellire valori, e stendere al suolo ogni benevola radice.
Con le parole si uccide. Si picchia la dignità dell’altro. Possiamo divenire omicida in un sol sputo d’ira. Figli della morte, travestiti da putrida salvezza. La parola è carezza ma anche inganno. Potere che pilota masse, che gravita attorno a intere società. Con le parole non si scherza. Puoi condannare la vita di un innocente, se spargi calunnie ingiuste. Invecchiare l’anima, prima ancora di incontrare la giovinezza.
Se spariamo pallottole, prima o poi qualcuno ne uscirà ferito. E non conta chi rimarrà illeso, ma il rumore che tale azione ha ripercosso. Il pericolo si erge su vari fondamenti. Il primo sussiste quando divulghiamo concetti infusi da estranei, da coloro che non portano alcun nome preciso. Il chiacchericcio leggero dal sapore di pettegolezzo superfluo, può espandere notizie alla velocità della luce ingigantendole all’istante. È un passaparola irrefrenabile che trova terreni fertili ricchi di interesse. Il secondo pericolo esiste laddove si parla senza pensare, senza connettere il cuore e rispondiamo a domande per secondi fini. A mio parere, il sistema più insidioso che possa esser messo in pratica. Un linguaggio umano occultato, attraverso cui le bestie trovano forza distruttiva.
Accendete questo cuore e limitate i danni. Amatevi, baciatevi e chiedetevi scusa più spesso. Rimproverate l’orgoglio e sposatevi con l’umiltà. Questo è l’unico vero segreto per avere rispetto e ottenerlo a sua volta. La stima non attecchisce sopra pareti ruvide. Ma cammina lentamente, sopra le anime”.
Luce Argentea
Il Confessionale di Luce Argentea 