“Sto camminando, verso qualcosa che non so spiegare. Sembra una porta dalle mille serrature. A volte sigillata, a volte spalancata. Sono inquieta, sbottonata da me stessa. Ci sono piume che si staccano dalla mia pelle per formare ali, e altrettanti fili che monitorano i miei sogni fino a farli spegnere.
Sono un marasma di percezioni indecifrabili, intinta di una grinta non colmabile. Tenera complicazione che mi accarezza, diventando me. Una donna irriconoscibile, se comparata agli anni scorsi. Prima ero scostante, demotivata, poco calibrata. Una persona di poche aspirazioni e mille paranoie. Una ragazza nel ristagno, che respirava col petto e parlava con la mente.
Ora è tutto diverso, tutto invecchiato. Un paradosso dentro la vita vera. Sono la verità soffocata dall’inibizione. Potenza passionale che non trova il suo sfogo d’Amore. E quando non ti fondi con qualcuno, rischi di morire nella tua anatomia sensoriale.
Ecco perchè scruto quelle porte, e muovo ogni maniglia. Perchè credo che la realtà non mi appartenga, o forse sono io a non appartenere a lei. Siamo una accoppiata mal riuscita, un difetto di fabbrica. Un linguaggio non connesso al cuore. Una corrente di volgari parole, impigliata fra i miei mondi.
Myself by Luce Argentea